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Dal libro del profeta Isaia
Is 55,6-9

Cercate il Signore, mentre si fa trovare, invocatelo, mentre è vicino. L’empio abbandoni la sua via e l’uomo iniquo i suoi pensieri; ritorni al Signore che avrà misericordia di lui e al nostro Dio che largamente perdona. Perchè i miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie. Oracolo del Signore. Quanto il cielo sovrasta la terra, tanto le mie vie sovrastano le vostre vie, i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri.

Parola di Dio

Salmo 144

R. Il Signore è vicino a chi lo invoca.

O Dio, mio re, voglio esaltarti*
e benedire il tuo nome in eterno e per sempre.
Ti voglio benedire ogni giorno,*
lodare il tuo nome in eterno e per sempre.

Grande è il Signore*
e degno di ogni lode,
la sua grandezza*
non si può misurare.

Una generazione narra all'altra le tue opere,*
annunzia le tue meraviglie.
Proclamano lo splendore della tua gloria*
e raccontano i tuoi prodigi.

Dicono la stupenda tua potenza*
e parlano della tua grandezza.
Diffondono il ricordo della tua bontà immensa,*
acclamano la tua giustizia.

Paziente e pietoso é il Signore,*
lento all'ira e grande nell'amore
Buono è il Signore verso tutti,*
la sua tenerezza si espande su tutte le creature.

Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza,

per manifestare agli uomini i tuoi prodigi
e la splendida gloria del tuo regno.
Il tuo regno è regno di tutti i secoli,
il tuo dominio si estende ad ogni generazione.


Fedele è il Signore in tutte le sue parole,*
santo in tutte le sue opere.
Il Signore sostiene quelli che vacillano*
e rialza chiunque è caduto.

Gli occhi di tutti sono rivolti a te in attesa*
e tu provvedi loro il cibo a suo tempo.
Tu apri la tua mano*
e sazi la fame di ogni vivente.

Giusto è il Signore in tutte le sue vie,*
santo in tutte le sue opere.
Il Signore è vicino a quanti lo invocano,*
a quanti lo cercano con cuore sincero.

Appaga il desiderio di quelli che lo temono,*
ascolta il loro grido e li salva.
Il Signore protegge quanti lo amano,*
ma disperde tutti gli empi.

Canti la mia bocca*
la lode del Signore
e ogni vivente benedica il suo nome santo,*
in eterno e sempre.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel Principio e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi
Fil 1,20c-24.27a

Fratelli, Cristo sarà glorificato nel mio corpo, sia che io viva sia che io muoia. Per me infatti il vivere è Cristo e il morire un guadagno. Ma se il vivere nel corpo significa lavorare con frutto, non so davvero che cosa scegliere. Sono stretto infatti fra queste due cose: ho il desiderio di lasciare questa vita per essere con Cristo, il che sarebbe assai meglio; ma per voi è più necessario che io rimanga nel corpo. Comportatevi dunque in modo degno del vangelo di Cristo.

Parola di Dio

Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 20,1-16

Matteo 20,1

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:

«Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all’alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna. Si accordò con loro per un denaro al giorno e li mandò nella sua vigna. Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano in piazza, disoccupati, e disse loro: “Andate anche voi nella vigna; quello che è giusto ve lo darò”. Ed essi andarono.

Uscì di nuovo verso mezzogiorno e verso le tre, e fece altrettanto.

Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano lì e disse loro: “Perchè ve ne state qui tutto il giorno senza far niente?”.

Gli risposero: “Perché nessuno ci ha presi a giornata”.

Ed egli disse loro: “Andate anche voi nella vigna”.

Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore:

“Chiama i lavoratori e dai loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi”.

Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro. Quando arrivarono i primi, pensarono che avrebbero ricevuto di più.

Ma anch’essi ricevettero ciascuno un denaro.

Nel ritirarlo, però, mormoravano contro il padrone dicendo:

“Questi ultimi hanno lavorato un’ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo”.

Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: “Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse concordato con me per un denaro?

Prendi il tuo e vattene. Ma io voglio dare anche a quest’ultimo quanto a te: non posso fare delle mie cose quello che voglio?

Oppure tu sei invidioso perchè io sono buono?”.

Così gli ultimi saranno primi e i primi, ultimi».

Parola del Signore

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