C'è una chiesa fino a dove
già rintocca una campana.
Nel vederla così in alto
pare in cielo e più lontana.
Col suono par che dica ancor,
nel dolce vespro mattutin,
alla chiesetta tutta in fior
ritornerai mio bel alpin.
Si ode un suono ma non è più
la campana della chiesetta,
è il silenzio della sera
che pian pian suona la trombetta,
più piano come in un sospir,
tra breve non si sente più,
ma "bruno alpino" par di udir
la campanella suonar giù.
Ed un giorno assai più forte
suona a festa la campanella.
È tornato il bruno alpino
e Rosellina si fa più bella.
È bianca e pura come un fior
che il sol di maggio sboccerá,
e la campana con amor
per quelle nozze suonerà.
Mi rimangono un pugno di strade
e piazze vive di bambini
come lame affilate
han punto di risa la rugiada.
Suona un'armonica
col fiato corto a soffocarmi
una cinghia alla gola
di cuoio robusto.
Nessuna parola
chiedo il silenzio
del torrente in corsa
e della neve lenta
Di quel mistero
che sa dire tutto
senza dire nulla
Il mio villaggio è la terra calda
che il sole invita alle danze
Ricordo il bianco dei matrimoni
con gli occhi madidi di "poco" e "ancora" ..
Una mano dolce per una carezza
che con coraggio s'alza verso il cielo
cinque lacrime giovani che fan cinque stelle
che fan cinque vedove a schiarire la notte.
"Le hanno appese come vecchi cenci
come altalene le han fatte ballare,
le hanno appese a cinque alberi di ferro
fatti a croce come un debito nel tempo"
Io pago senza ori e senza bandiere
pago oggi, col cuore orgoglioso,
pago senza ori e senza rabbia
perché possiate mangiare pane bianco,
pago senza ori e senza forze
un prezzo caro, senza ragione.
Nessuna parola
chiedo il silenzio
del torrente in corsa
e della neve lenta
Di quel mistero
che sa dire tutto
senza dire nulla.